mercoledì 19 ottobre 2011

Guida all'uso delle parole "vocaliche" del centro Italia

La nostra è senz'altro una delle lingue parlate più belle che ci siano. È musicale, orecchiabile, onomatopeica a volte, nel senso che più che esprimere un suono talvolta esprime un concetto sonoro che rende facile capire a grandi linee il campo semantico di cui fa parte. Forse è per la nostra abitudine a sentir parlare in italiano e cercare di figurarci nella nostra mente ciò che stiamo ascoltando. Ma non è di questo che tratta l'intervento.
L'intervento parla dell'espressività di alcune parole italiane (non ufficialmente inserite nel vocabolario), in particolare di quelle composte da sole vocali. Esse sono presenti nel nostro linguaggio da sempre esprimondo con grande eloquenza il concetto ed il pensiero che il nostro interlocutore vuole farci capire, di fatto senza usare parole. La bellezza di queste affermazioni solo orali è che non c'è bisogno di spiegarne il significato (nonostante io stia per farlo), ma lo si evince dalla vocale pronunciate, dal momento preciso in cui viene fatto e dalla lunghezza dei suoni che escono dalla bocca. Purtroppo sono solo a conoscenza dei significati romani dei "termini", poiché i vari usi potrebbero variare di regione in regione.
Passiamo in rassegna ora le varie "parole" con le rispettive spiegazioni. Procederò secondo l'ordine alfabetico:

  • Aaaaa si usa: nel caso in cui ci si è fatti male. Senza dubbio il modo più raffinato per dirlo a tutti;
    quando si viene spaventati da qualcuno che vuole burlarsi di voi; inclinando la testa da un lato e pronunciato in modo più calmo e sobrio significa: "ora sì che ragioniamo!" (aaaaa-sottointeso-mbè);
    inarcando le sopracciglia e ponendo un accento interrogativo alla fine indica "davvero?"; pronunciato in modo molto rapido e brevemente significa: bene!; portando una mano sulla fronte significa: "è vero!" oppure "me n'ero dimenticato!"
  • Eeeee si usa: tirando indietro la testa ed il busto rappresenta un'esclamazione che indica qualcosa di esagerato. Talvolta si usa anche alzare un braccio come accompagnamento per rafforzarne il significato; spalancando gli occhi e storcendo un poco la bocca in modo sarcastico sta per: "non è assolutamente vero!"; per sospirare; alzando le spalle con accento aperto vuol dire: ma certo!!
  • Iiiii si usa: sgranando gli occhi e portandosi una mano davanti alla bocca indica grande stupore ed incredulità; socchiudendo gli occhi e portandosi indietro vuol dire: per così poco!; nel linguaggio giovanile specie nel sesso femminile indica una risata.
  • Ooooo si usa: allargando le braccia, portando il busto all'indietro, la testa di lato indica profonda soddisfazione; detto con dolcezza stringendo le sopracciglia indica che la cosa che si sta vedendo o ascoltando fa molta tenerezza; con cattiveria aggiungendo un braccio parallelo al terreno e la mano leggermente rivolta verso l'altro vuol dire: "ma guarda quello!" oppure serve per richiamare l'attenzione di qualcuno verso qualcosa o qualche altra persona nella direzione della mano; corrugando la fronte e congiungendo tutte e 5 le dita di una mano significa: "ma cosa stai dicendo?", "cosa vuoi?!" oppure "ma ce l'hai con me?!"; prolungatamente quando si incontra una persona conosciuta; facendo un'onda sonora o rafforzato da una divisione della parola per indicare qualcosa di piacevolmente inaspettato.
  • Uuuuu si usa: inarcando le sopracciglia e portando entrambe le mani davanti alla bocca quando vediamo qualcosa che non ci sarebbe piaciuto vedere; scuotendo entrambe le mani a dita aperte quando siamo costretti a fare qualcosa che non vogliamo; ondeggiando il suono quando si vede una persona particolarmente piacente; con tristezza indica: "che peccato!"; talvolta per indicare spavento per qualcosa di improvviso.
Qualche volta è molto più facile interpretare un gesto ed un suono simili piuttosto che mettersi a descrivere lo stato d'animo.

1 commento:

  1. Ho adorato e sto adorando questo tuo intervento. Quant'è bello l'italiano! :)

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