giovedì 6 ottobre 2011

Mr Macintosh bites poisoned Apple.


Era solo questione di tempo. Tutti sapevamo che prima o poi sarebbe successo e che ormai era veramente solo questione di tempo, anche se in cuor nostro speravamo che quel momento si prolungasse più possibile.
Stanotte uno dei più grandi geni visionari ed innovatori è stato sconfitto da un male da cui nemmeno lui ha potuto nulla.
Un male che colpisce indistintamente tra razze, religioni e posizione sociale, un male che è ancora difficile da combattere, un male che lascia poche speranze quando si accanisce. Oggi si spegne Steve Jobs, uno dei creatori di Macintosh, un self-made-man che è riuscito a plasmare dal nulla la dinastia di una delle più grandi multinazionali del mondo. La Apple.

Sono poche le persone che riescono in qualche modo a cambiare non solo la loro vita, ma il modo di vivere di centinaia di migliaia di persone semplicemente con qualche invenzione. Jobs ha di sicuro avuto la fortuna di nascere intellettualmente in un momento particolarmente prolifico per la tecnologia e la scienza. Il momento storico che ha segnato la svolta tra analogico e digitale. L’Era del Computer. Ma ha avuto la prontezza di sfruttare fino in fondo questo periodo per riuscire a creare il suo mondo e farcelo scoprire. Non mi sento di paragonare questo innovatore indubbio a Galileo, Leonardo o Einstein perché sarebbe a dir poco esagerato. Ma sono pronto a scommettere che quando i nipoti dei nostri nipoti si troveranno a studiare la storia tra 70-80 magari anche 100 anni, la svolta epocale che ha dato Jobs sarà paragonata a quella di Gutemberg quando inventò la stampa. Certo non fu da solo quando si segnò la svolta, ma senza dubbio fu uno dei pochi che riuscì a rivoluzionare a lungo termine la nostra vita di tutti i giorni. È anche grazie a lui che io in questo momento ho la possibilità di scrivere tutto ciò e di ringraziarlo. È anche grazie a lui che l’industria del cinema e dei videogiochi è cambiata radicalmente da una ventina di anni. Ed è anche grazie a lui che oggi abbiamo altri tipi geniali al pari di Steve Jobs. Un uomo che ha cambiato la sua vita e quella di molti altri, che ci ha regalato il progresso, che ci ha fatto scoprire cosa sia la tecnologia, un uomo che sapeva quello che faceva e sapeva dove sarebbe andato a finire. Si potrebbe quasi affermare che avesse l’abilità di vedere il futuro, tanto dissennata sia sembrata qualche sua scelta. Eppure con la voglia di rimboccarsi le maniche, con la voglia di farsi il culo, con il fregarsene di ciò che la gente avrebbe pensato di lui, è andato avanti e non si è fermato di fronte a qualsivoglia ostacolo, e alla fine è giunto al suo scopo. È diventato uno degli uomini più influenti del mondo partendo dallo stadio di “barbone”. E si contano sulle dita coloro che possono vantarsi di tale privilegio.
Sono molte le frasi che varrebbe la pena ricordare di lui, ma quella che in assoluto mi carica di più è: “Your time is limited, don’t waste it living someone else’s life”. Riassunto: vivi la tua vita. Lui l’ha fatto in modo piuttosto intenso. Il mondo aveva bisogno di un visionario come lui, e ora che non c’è più ne sentirà la mancanza. Era buddista pertanto il mio personale augurio è quello di poterlo rivedere in una persona altrettanto straordinaria.

Riposa In Pace Steve.
P.S.: vi lascio il suo ormai celeberrimo discorso, uno dei più toccanti e motivanti che abbia mai sentito. Stay hungry, stay foolish

Nessun commento:

Posta un commento