mercoledì 8 febbraio 2012

"Monthertaining"


Il primo febbraio come ogni anno è iniziato nei nostri tanto amati Stati Uniti, il mese dell’intrattenimento. Cosa significa?
Significa che gli americani si prendono un mese di pausa a partire dall’inizio di febbraio (scelta saggia essendo il mese più corto) per poi mettersi sotto a lavorare fino alle vacanze estive. Attenzione non è che non lavorino per niente, ma hanno sapientemente scelto di concentrare gran parte degli eventi più mondani, piacevoli e seguiti, tutti in uno stesso mese. Mi chiedo se non sia la cosa giusta da fare anche per noi italiani, che amiamo stare in vacanza, amiamo la pausa caffè, lo stare tranquilli, non avere preoccupazioni, prendercela con comodo. E soprattutto mi chiedo: funziona? Ho i miei dubbi.
Significa che la prima settimana il paese si ferma del tutto. È la settimana del Superbowl! E nessuno, e dico nessuno, può fare a meno di seguirlo. In ogni famiglia qualcuno vorrà vederlo, o almeno seguire il leggendario “Half-time show”. Se non vuoi vederlo sei costretto, perché tutta la settimana precedente e metà della successiva, caschi il mondo la tv non parla d’altro, ci scommetto. Può arrivare uno stramaledetto UFO da Coruscant a conquistare l’Europa, ma chissenefrega c’è il Superbowl. Eppure un po’ di riconoscenza per avervi donato la civiltà potreste anche mostrarla, accidenti! Niente. Ma guai se l’astronave si posasse sul campo da gioco. L’esercito in quel modo interverrebbe di sicuro. Sì, per farli sgombrare e far riprendere la partita. “Una volta finita ne riparliamo”.
Poi si passa alla seconda se… no un attimo… c’è qualcosa che… ma non è possibile!!! Quest’anno la cerimonia degli Oscar e l’All-star game NBA sono lo stesso giorno??? Cos’è si sono bevuti il cervello? Aaaaah ho capito. Il lockout che ha fatto iniziare il campionato a Natale ha fatto anche slittare l’All-star game di una settimana, ovvero lo stesso giorno della consegna degli Academy Awards. Della serie: “Tesoro, da venerdì io piazzo il mio bel didietro sulla mia poltrona e fino a domenica sera non mi sentirai, se non quando ti chiederò una birra!”, “Starai scherzando spero! Domenica ci sono gli Oscar e vediamo quello sulla CBS!”, “Cosa dici, donna! Domenica sera di vede la partita su ABC, fosse anche l’ultima cosa che faccio!”, “Sai cosa? Te la vedi in cucina la tua inutile partita! Così neanche mi scocci ogni quarto d’ora per la tua maledetta birra.”, “Ma ti sei rimbambita tutto insieme?! Io non mi scollo dalla mia poltrona nemmeno se l’agganci al soffitto!”, “Bene, allora penso che andrò da mia sorella a guardare la tv!”, “Su, tesoro! Non fare così. Vieni di qua, dai che ne parliamo! E già che ci sei, portami una birra.” [ipotetica, ma nemmeno tanto, chiacchierata tra un tipico marito americano maschilista, e la sua dolce metà]. Cioè ma vi immaginate quante coppie americane sono destinate a rovinarsi irrimediabilmente nell’ultima settimana di Febbraio? Neanche ci voglio pensare.
Comunque di solito funziona che la settimana successiva al Superbowl c’è l’All-star week-end, che non sarà seguito quanto il primo evento, ma è comunque qualcosa di spettacolare che andrebbe sempre seguito, non per la qualità del gioco, come può per esempio essere la finale di football, tanto per la quantità delle giocate spettacolari alle quali si può andare incontro. Dulcis in fundo la cerimonia degli Oscar, direttamente dal red carpet di Los Angeles dove tutte le più celebri stelle di Hollywood si danno “battaglia” per la tanto ambita statuetta, che condurrà alcune di esse nell’Olimpo del cinema.
Per farla breve, questi tre eventi, di solito posti su tre settimane diverse nello stesso mese, sono tra i più importanti, per carriera e spettacolo, e di sicuro tra i più seguiti, anche a livello mondiale. E per questo da qualche anno chiamo febbraio “entertaining month”.

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