martedì 24 settembre 2013

Venus

Si sa che i latini hanno un fuoco dentro che difficilmente si estingue. Siamo romantici da millenni, ed inventiamo cazzate da più o meno il giorno dopo.

E sì perché saremo anche latini, fondatori, sperimentatori, sviluppatori dell’ars amatoria, ma siamo anche romani. E non serve che si aggiunga altro. E non intendo romani come abitanti della città, bensì discendenti dell’antica popolazione che ci ha reso famosi in tutto il mondo. Siamo tutti romani, c’è poco da fare: tutti romanticoni, amanti dell’amore, del sesso e delle bugie, dell’inganno. Dopotutto cosa c’è di più eccitante dell’inganno?

martedì 17 settembre 2013

Ho visto Magic Mike

Non nel senso che mi sono trovato davanti a quella montagna errante di Channing Tatum che ballava con l’aria di potersi scopare qualsiasi essere vivente, ma che ho visto quel film che tutti credono sia indirizzato particolarmente alle donne. Invece no, è un film di Soderbergh, ci sarà sicuramente una storia affascinante, piena di colpi di scena e dal finale inaspettato, come ci ha viziato a vedere.

lunedì 19 agosto 2013

La notte delle stelle cadenti.

C’è la luna e c’è il mare. C’è il riflesso luminoso di lei sulle creste di lui. C’è un cartello nell’acqua che fa ombra alla scia di luce che si stringe e stinge sempre più, fino a toccarmi i piedi.

C’è una luce intermittente che mi fa pensare; e delle luci di crociera a largo.

Ci sono talmente tante stelle che cadono che ho smesso di esprimere desideri. Ce ne sono così tante che non ha davvero più senso farlo. E poi perché dovrei, mi sento così in pace.

venerdì 26 luglio 2013

A presto!

Non avevo ancora realizzato che te ne saresti andato. Assorto da queste giornate in cui mi chiamavi e dicevi "aperitivo" o " gelato" così senza punto interrogativo, in modo quasi da costringermi ad uscire anche solo per un'ora a fare una passeggiata tra persone troppo giovani o troppo vecchie, ho dimenticato il piccolo dettaglio che di lì a poco sarebbe arrivato l'ultimo giorno di estate per noi. Ed eccolo qui questo giorno tanto odioso e che arriva puntuale come una scadenza.
Non avevo realizzato fino a stasera, fissando le luci riflesse nella piscina, che passerà tanto tempo prima di poterti rivedere, di poter chiacchierare di nuovo del nulla, confidarci di tutto e di tutti. Forse per la prima volta sono riuscito a godermi ogni istante, senza prestare attenzione a quel circoletto nero sul calendario; ma ora che mi appresto a cancellare un altro numero mi accorgo che il prossimo non vorrò proprio sbarrarlo. 

Ci penso ora in modo egoistico a tutto quello che mi perderò di te, ma in cuor tuo sai che ti auguro solo bene e che non posso che essere felice di vederti andar via; e sai anche che per qualsiasi cosa ci sarò, nonostante la lontananza.
Mi viene in mente solo adesso, con questa piscina brillante, contornata da piante ed una coperta di stelle, quanto mi mancheranno gli sguardi che dicono tutto, le parole superflue da dire, le grigliate in prima linea, i brindisi ad ogni bevuta, e le olive che ordini anche se dico che non mi vanno perché sai che le mangio comunque. Le cazzate, le risate, le tristezze, le difficoltà, i dialoghi, i discorsi, le voci, le facce. L’attenzione per i dettagli.
Divertiti vecchio mio, divertiti più che puoi e goditi tutto quello che c’è da godere; ma ricorda sempre da dove vieni: noi saremo qui ad aspettarti.

lunedì 22 luglio 2013

Un buon dilemma

È giusto inseguire il proprio sogno, anche se nella strada c’è la possibilità di perdere sé stessi, di farsi del male, di stare male, o peggio di fare male alle persone che amiamo? Se una volta giunti al traguardo ci rendessimo conto di essere soli e di non poter godere del nostro successo se non con noi stessi?

venerdì 12 luglio 2013

'A verità è che ancora te devo conosce

Parlame luna soridente,
nun esse, pe ‘na vorta
quella che solo ascorta
ma diventame confidente.

Come se pò esse attratti
da ‘na persona che nun tiè voce?
De sicuro’r giudizio viè precoce
e è sbajata l’idea che se semo fatti.

Dimme perché, amica luminosa,
nun dovrei avecce raggione  
de pensà ‘sta cosa
che nun vorei sia tutta ‘na finzione.

Beato a chi ce crede che dar gnente
possa nasce quarcosa che te ‘ncoccia 
perché spesso sto pensiero è sufficiente
pe annebbiatte pe sempre la capoccia.

Provace armeno a famme riflette
perché me starò a sbaja ‘o so,
io me conosco come so’,
ma ce credi che proprio nun so smette?

De rimanè freddo c’ho provato,
ma co’ na parola sola, pure si nun detta,
er core mio ‘chiapp’e se n’è annato
e sembrava avecce pure ‘na gran fretta.

Sembrerebbe popo ‘na disdetta
quella de non riuscì a trattenesse,
la capoccia mia lo farebbe si potesse,
de pensà così bene de certa gente.

Illuminame Luna, semplicemente:
pò ‘na persona esse tanto felice
solo pe’ quello cha n’altra je dice?
Pò 'no straniero sembrà così piacevole?

Illuminame, sbrigate, che mo ariva’r sole
e nun me va de aspettà domani
pe’n soriso così ‘ncantevole.
Nun scappà te dico, rimani;

aiutame, che nun me parono sani
‘sti pensieri che me passeno’n testa,
nun so se sarà na traggedia o ‘na festa
‘ncontrà finalmente ‘na persona decente.

Spiegame, lo terrò bene a mente,
si era mejo rimanè distanti
o ‘nvece inizià a fasse avanti,
senza zittì quello ch’er core sente.





lunedì 1 luglio 2013

Vorrei che questa domenica non finisse mai.

Molte cose mi spingono a volere che questa giornata non svanisca appena chiudo gli occhi per dormire; che l’orologio si blocchi sulle 23.59 e non arrivi mai il giorno successivo. Tante cose.

giovedì 30 maggio 2013

Tutto quello che ho imparato da “The Great Gatsby”. E da quel figo di Leonardo Di Caprio. (Male version)

Premessa: questo più che un post è una rispost (sì, potete smettere di leggere ora) ad una cosa che ho letto oggi, che mi è piaciuta molto e a cui vi rimando: noncontofinoadieci.blogspot.it/
Ho preso spunto da lei per costruire la versione maschile dei suoi punti, quindi è importante che leggiate anche l'altro post!

Ho letto “Il Grande Gatsby” solo poco prima che uscisse il film, e ne sono subito rimasto incantato. È esattamente il genere di trama e di scrittura che piace a me, ed in poco tempo ha risalito la classifica posizionandosi tra i miei preferiti.

sabato 13 aprile 2013

Le cronache del Gallo e del Mamba

Ancora una volta mi metto a scrivere qualcosa con le lacrime agli occhi. Stavolta più di altre, stavolta di giorno per qualcosa accaduto lontano, di notte, e non di notte per qualcosa accaduto vicino, di giorno. Non ci si può fare nulla, perché quando la sfortuna, o chiamiamolo fato o destino, ha deciso qualcosa, non si può fare altro che attenercisi. Mi ritrovo a parlare di sport oggi, della parte peggiore dello sport, o meglio, del praticare uno sport.

martedì 9 aprile 2013

(False) Questioni Morali (o presunte tali)

"...queste sono le esatte parole che passano nella testa di ogni uomo innamorato, appena dopo aver fatto l'amore; le esatte parole che vorrebbe dire alla sua amata, ma che, o per vergogna o perché si rende conto di non riuscire ad esprimersi in questo modo così perfetto, alla fine non pronuncia. E così tutta quella magia si perde..." Le dissi.
"Ed è esattamente quello che vorrei poterti dire adesso." Avrei dovuto continuare a dirle, sussurrandoglielo in un orecchio magari, creando un contatto in un momento così intimo ed unico. Sperare che in cuor suo anche lei pregasse che io facessi una pazzia del genere.

Ci penso stasera, anzi stanotte che già dovrei essere a dormire, stanotte lontana nel tempo e nello spazio, lontana da quel tempo che sembra così tanto passato ma non ancora da essere remoto; da quel tempo che vorrei fosse imperfetto e che non è detto che non lo sia. Ci penso stanotte che per la prima volta mi rendo conto di non aver inteso quello che mi stavi dicendo, quella sera da soli sul letto, seduto io e tu stesa con quel vestito blu, con quel libro che per me galeotto fu (e quasi chi lo scrisse). Questa sera che mi accorgo di esserti sembrato la persona più corretta del mondo, non avendo fatto quello che probabilmente entrambi volevamo, ma che sapevamo non essere giusto.
Quando la Nostra moralità deve prendere il sopravvento sull'essere impulsivi? Quando ci accorgiamo che potremmo fare del male alle persone che amiamo; quando, con le nostre azioni, diventiamo egoisti anche nei loro confronti: per questo forse è meglio riflettere un secondo in più e prendere (volutamente) la decisione più difficile, meno conveniente, inaccettabile per il nostro cuore.
Come agireste avendo la consapevolezza che esistono SOLO scelte sbagliate? Preferireste buttarvi su quella che sembra esserlo di meno o seguire quello che dice il cuore? Bisogna solo capire se buttarsi, rischiare, azzardare oppure mantenere un briciolo di integrità morale. Ed è una decisione che, in ogni caso, qualsiasi essa sia, ci lascerà qualche rimpianto.
Quella sera decisi di star male solo io. O perlomeno ho la presunzione di credere che sia così, e che sia l'unico in grado di rimuginarci sopra dopo tanto tempo.

lunedì 25 marzo 2013

Innamorarsi Lontani


Inizi a leggere, leggermente controvoglia, il testo di uno sconosciuto che scrive per conto suo, di affari suoi, di suoi aneddoti. Man mano che scorri i periodi, che vai avanti, ti rendi conto che quello che stai leggendo ti affascina un po'.

mercoledì 20 marzo 2013

The Dreams Lottery

Ogni sera, ogni notte quando chiudiamo gli occhi non ci accorgiamo che stiamo scommettendo col caso. Scommettiamo su quello che sogneremo. Puntiamo su ciò che ci farebbe piacere sognare, sembriamo contenti durante la giocata, ed al mattino ci svegliamo il più delle volte sconfitti.

sabato 2 marzo 2013

Adoro perdermi


È forse la sensazione più brutta che si possa provare, quella di essere da soli in un posto che non si conosce, senza punti di riferimento, non sapendo se si stia procedendo nel verso giusto. Eppure è proprio questa sensazione che spinge alla scoperta, che ci aiuta a comprendere le cose, a guardare in un altro modo lo spazio che ci circonda; e a cercare di recepire più stimoli dall’esterno. 

venerdì 22 febbraio 2013

Pensieri che svaniscono al buio

"Si sa, la notte scatena la fantasia" scrivo nel mio ultimo tweet. Durante la notte i nostri pensieri si scatenano, la mente viaggia, si arrovella, fa mille giri. Ripensiamo al nostro passato, analizziamo il presente, e cerchiamo di immaginare il futuro; oppure proviamo a capire come sarebbe il nostro presente se il passato fosse stato diverso, chiedendoci se poi il futuro sarebbe stato comunque lo stesso; a volte vorremmo addirittura tornare indietro per cambiare quel misero dettaglio che però avrebbe fatto la differenza.

lunedì 11 febbraio 2013

Una scelta difficile


Ci vuole coraggio. Ce ne vuole molto, ad abbandonare in questo modo un posto come il trono del Papa. Ci vuole coraggio ed umiltà, per riconoscere che non si riesce più a sostenere un fardello che sicuramente deve essere quello del seggio pontificio. Tra sfarzo, lusso, ori, agiatezza, io non credo che i Papi siano più quelli di una volta. E non lo sono più già da qualche epoca. Credo che i Papi siano davvero tra le persone migliori del mondo, come molte persone di chiesa, di religione e non religiose. Ed allo stesso modo ce ne sono molte che invece se ne approfittano; ma non è di questo che voglio parlare.

domenica 3 febbraio 2013

Me ce manca sempre ‘na lira pe’ fa’ 100


È questo che sto pensando in questa umida notte fredda, in cui la luna, che spavalda si impadronisce del cielo, mi ricorda nella sua pienezza a metà, che qualcosa manca. In questa notte in cui avrò dormito 5 ore in due giorni, mi viene da pensare di avere addosso una qualche tipo di maledizione, che mi impedisce di interessarmi realmente ad una persona. E nel caso contrario quella persona si rivela essere sempre la più sbagliata, in quel momento oppure in generale.
Mi sto lamentando, è così. Mi manca sempre una lira per farne 100.
Di tutto il ventaglio di possibilità perché qualcosa vada storto, ogni volta mi sembra di averle esplorate tutte, ed invece, ogni volta, si aggiunge una pagina al catalogo di queste possibilità.
Una volta per un motivo, una volta per un altro, altre volte per cause sempre più creative, mi manca sempre una lira per fare 100.

(scusate per questo intervento poco creativo, banale, corto e lamentoso. È una mia riflessione delle 4 dopo una splendida serata in cui ho sperimentato l’ennesimo significato di "impossibile". Buonanotte)

domenica 20 gennaio 2013

Il dì di Festa

Cosa ci importa se piove, se c'è vento, se è una brutta giornata. È domenica, ed è inverno, quindi passa in secondo piano. 
Si può andare a fare shopping per centri commerciali, guardare un film al cinema (a proposito, Django vale veramente la pena, nda), o più semplicemente rimanersene a casa, in famiglia o con la fidanzata.
Il fatto che piova non rovina il momento più bello della domenica, che è quello che precede il pranzo, in cui si scambiano battute coi familiari, si scherza, si parla del giorno precedente. Anzi, forse è proprio la pioggia a dare alla giornata un qualcosa in più, qualcosa che la fa passare da malinconica a piena di calore in un batter d'occhio, mentre si assaggia il vino in tavola, lo zio taglia il pane, ed il salame già in tavolo finirà molto prima del primo. Il tutto nella tiepida compagnia dello scricchiolìo del fuoco.