È forse la sensazione più brutta che si possa provare, quella
di essere da soli in un posto che non si conosce, senza punti di riferimento,
non sapendo se si stia procedendo nel verso giusto. Eppure è proprio questa
sensazione che spinge alla scoperta, che ci aiuta a comprendere le cose, a
guardare in un altro modo lo spazio che ci circonda; e a cercare di recepire
più stimoli dall’esterno.
E più abbiamo stimoli, più possiamo creare qualcosa di buono, ed il nostro processo di crescita può prendere il volo.
E più abbiamo stimoli, più possiamo creare qualcosa di buono, ed il nostro processo di crescita può prendere il volo.
Io amo sentirmi
perso. È l’unico modo che ho per mettere alla prova il mio senso dell’orientamento,
di adattamento, il mio istinto.
Amo perdermi nelle vie di Roma in inverno, col cappotto ed
il freddo che ti spinge indietro, camminare per ore in quel groviglio
grigiastro senza sapere dove arriverò, senza sapere dove sto andando, senza
sapere dove mi trovo; oppure in estate, a pochi minuti dal buio, quando le
strade, i monumenti, le case, l’aria stessa si colora di quell’arancione che nessun’altra
città possiede, che nessun’altra città può ambire ad avere, e chi è romano mi
capisce. Ché Roma è un’amante viziata, lunatica e pigra ma riesce a farsi
perdonare ogni giorno con la sua grazia, la sua bellezza, il suo modo di essere
diversa in ogni giorno dell’anno.
Potrei passare ogni giorno a cercare di cogliere tutte le
sue sfumature, come Monet ne “La cattedrale di Rouen”.
Amo perdermi nelle pagine di un libro, nella trama di un
buon film, o nella sceneggiatura di uno spettacolo teatrale. È bello lasciare
per qualche minuto la propria vita, ed inserirsi, con il proprio carattere in
tutte queste cose. È bello mescolarsi nella carta, diventare un personaggio,
immedesimarsi in un altro, cercare di riprovare le sensazioni che essi provano
e cercare di capire se avremmo fatto le stesse scelte nelle stesse condizioni.
Lo so, è un modo di perdersi più poetico che realistico.
Infine amo perdermi nella profondità di uno sguardo, la purezza di un
sorriso, il suono di una voce.
Rimarrei ore perso negli occhi giusti, nella voce suadente,
nel sorriso perfetto.
Nessun commento:
Posta un commento