lunedì 1 luglio 2013

Vorrei che questa domenica non finisse mai.

Molte cose mi spingono a volere che questa giornata non svanisca appena chiudo gli occhi per dormire; che l’orologio si blocchi sulle 23.59 e non arrivi mai il giorno successivo. Tante cose.
Sarà per la giornata tranquilla che ho passato tra divano, tavola e giardino insieme ai miei parenti; sarà per il tempo particolarmente bello, assolato ma non troppo caldo, quasi come se le giornate non avessero già iniziato a accorciarsi. Forse per la suprema pasta col pesce cucinata da mio padre, o per il resto fatto da me; forse era per la gara incredibile di formula 1. Può darsi anche che fosse per i messaggi molto graditi che ho ricevuto ogni tanto da una persona molto interessante.
Far finire questa domenica vorrebbe dire solamente che sta per iniziare lunedì. Nonostante gli studenti d’estate non sentano la differenza tra i vari giorni della settimana, vi assicuro che questo sarà per me peggiore di un piovoso e ventoso lunedì di novembre, in cui ci si sposta con i mezzi.
Vorrei che non finisse mai questa domenica rilassata, ma allo stesso tempo vissuta con angoscia al solo pensiero di dover andare a letto alla fine. Vorrei che non finisse mai perché domani dovrò salutare un amico; e vorrei che non finisse mai per paura di dovermi scontrare con il grande errore che spero di non aver fatto. Ne ho fatte di cavolate, ma a volte mi lascio prendere dalle emozioni troppo facilmente e rifletto molto poco, quando in effetti dovrei ragionare di più. E mi chiedo se in realtà non abbia sbagliato tutto.
Vorrei non finisse mai questa domenica in cui poche persone sono riuscite a starmi vicine, anche se non lo sanno, anche se in modi strani, dandomi anche un sorriso di mezzo secondo.

Vorrei andare a letto, mettermi a dormire e risvegliarmi ad oggi, perché domani potrei odiarmi.
La sera del dì di festa

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