martedì 1 luglio 2014

Ascolto, elaboro, immagazzino, osservo, urlo.

Adoro guidare. Mi tranquillizza, mi rilassa ed è uno dei momenti in cui riesco a riflettere su quello che mi succede, mi dà la possibilità di pensare a mente più distesa a quello che ho intorno. Se dovessi pensare ad altri momenti quotidiani che riescano a darmi la stessa sensazione non riuscirei a trovarne. Forse proprio non ce ne sono.
Soprattutto adoro guidare di notte, quando le strade romane, che durante il giorno hanno dovuto sopportare il peso di centinaia di migliaia di automobili che stazionano su di esse, hanno finalmente la possibilità di respirare; anzi dimostrano di apprezzare le carezze rapide di qualche sporadica macchina vestendosi di verde. Inutile dire che la radio spesso assecondi questo flusso di pensieri; non importa quanto sia brutta la canzone che in quel momento stiano passando, lei c'è, magari non la stai ascoltando ma in qualche modo ti sta aiutando a farti pensare, anche se solo rievocandoti un brutto pensiero, o uno bello. Sì perché le brutte canzoni possono anche ricordare momenti bellissimi. Sembra una contraddizione, ma se ci pensate bene forse riuscirete anche a darmi ragione. 
Monto in macchina quindi, parto, parte la musica, partono i pensieri che avevo messo da parte. 

Ascolto, assorbo, assimilo. In certe serate mi capita di non parlare per interi quarti d'ora, sto zitto, mi godo il momento, mi gusto il suono che hanno certe parole pronunciate da persone diverse, mi immergo nei discorsi che si fanno intorno a me sembrando talvolta anche poco interessante o interessato, o una persona che ha poco da dire. Non mi interessa quello che sembra. In quei momenti mi capita di staccarmi ed entrare un un mondo tutto mio, come se non ci fossi, come se stessi assistendo da osservatore esterno alla scena. Harry Potter che immerge la faccia nel pensatoio. Assisto quasi inerme a quanto mi succede intorno. Cerco di farmi un'idea delle persone che ho attorno che ancora non conosco, di quanto siano intelligenti, cerco di capire cosa pensino di me, quanto siano interessanti, intriganti ed attraenti. Cerco di capire le persone, mi piace ascoltarle e sapere cosa hanno da dire. Cercare di capire come è la loro storia, cosa le ha portate a comportarsi in un certo modo, cosa le ha spinte ad andarsene, cosa le ha spinte a rimanere. Per chi sono disposte a fare un sacrificio, per chi ne hanno fatti, qual è stato il loro processo per stare bene con loro stesse. Rimanere affascinati dal loro modo di parlare così coinvolgente, mai banale ed allo stesso tempo mai sopra le righe; immaginarmi perché gesticolano così, o perché non lo fanno affatto. Perché mi sta toccando, perché non mi ha toccato. Mi piace assorbirle le persone.

A volte mi capita di essere in macchina e guidare di notte con certe persone.

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