mercoledì 26 agosto 2015

Saggezza

In una calda e lunga mattinata di luglio, un vecchietto molto simpatico al bar mi ha fermato e, con un sorriso di chi ha vissuto ormai settant'anni godendo di ogni piccola gioia che la vita potesse offrirgli, mi ha detto "ragazzo mio, non smettere mai di ridere di te stesso, nemmeno alla mia età, questo è il segreto per essere sempre felici e rimandare di qualche giorno l'inevitabile; non smettere mai di raccontarti battute e di farti ridere, perché ridere di e con noi stessi è l'unica cosa che ci rimane"; e dal niente mi ha regalato una caramella. Questo vecchietto in cui rividi mio nonno, anche se meno burbero e più affabile, mi torna in mente adesso su questo treno. In particolare mi ricordo delle sue parole, nel momento in cui mi sono fatto ridere pensando ad una cavolata davvero stupida. Ora mi chiedo come stia quel simpatico vecchino e quante altre cose avrebbe da insegnarmi con qualche chiacchiera in più. Ma d'altronde è così, non si può sapere chi ti rivelerà quale sia il suo significato della vita né quando, è solo un momento da carpe diem in cui ogni istante deve essere assorbito. In quel momento non riesci a rendertene conto, ma poi realizzi che chi se non un vecchietto al bar, con un cornetto ed un cappuccino davanti può essere il custode dei segreti della vita?!